Le metodologie per essiccare il bouquet possono essere
diverse, e fondamentalmente dipendono dal tipo di composizione e di fiori che
avete scelto.
Generalmente i fiori più adatti all’essiccazione sono le
rose, in quanto non contengono molta acqua. L’essiccazione infatti è un
procedimento che prevede la disidratazione del fiore, per questo piante come le
orchidee o i tulipani non danno buoni risultati.
Boccioli come le rose, le peonie e le ortensie, sono quelli
solitamente più adatti a questa lavorazione, e in genere è sufficiente porli a
testa in giù, tenendoli per il gambo. Molto importante è il luogo scelto per l’essiccamento,
è importante infatti che l’ambiente sia buio, sufficientemente aerato, e
asciutto, l’umidità infatti può compromettere la lavorazione.
Il tempo di essiccazione può
variare da poche settimane a tre mesi, a seconda della freschezza del fiore.
Potete inoltre decidere di essiccare singolarmente i vari fiori, per poi
ricomporli come meglio preferite, oppure lavorare sull’intero bouquet.
Per fiori come girasoli, margherite, gerbere e simili, è
invece consigliata una tecnica di essiccazione orizzontale, la pianta infatti viene
posizionata su di un piano rivestito di carta, ad esempio, oppure su di una
rete metallica molto fitta, magari sospesa. Per migliorare l’effetto si possono
usare delle sostanze dette essiccanti. Sono particolarmente adatte per tutti
quei fiori e piante molto resistenti. Possono essere sia di origine naturale
che sintetica. In commercio se ne trovano diverse, ma volendo potete anche
usare la sabbia, o il comunissimo detersivo in polvere. Avrete bisogno di una
scatola, una semplice scatola da scarpe andrà benissimo, in cui verserete 0,5 centimetri
di sabbia/detersivo (vi consiglio di usare la sabbia per i fiori più
resistenti, mentre il detersivo per quelli delicati), una volta adagiato la
pianta su questo primo strato di materiale essiccante, dovrete ricoprirlo
interamente. Una volta chiusa la scatola dovrete posizionarla in luogo caldo e
asciutto, per un tempo variabile dai 15 giorni alle 3 settimane. Una volta
passato il tempo necessario, il vostro fiore sarà pronto. Per togliere la
polvere residua, utilizzate un pennello a setole dure, con molta accortezza,
per evitare di rovinarlo!
Ultimo metodo è quello della pressa! Questo metodo è
indicato anche per le margherite e i fiori di
campo, in generale è perfetto per
tutte le corolle a petalo largo. E’ sufficiente sistemare le piante su un piano
orizzontale e porre sopra un peso, dal più comune libro, ad un sistema di
tavole fissate con viti. L’effetto finale è molto romantico e delicato, e vi
consentirà di creare dei segnalibri, dei collage da inserire magari nell’album
di nozze e tanti altri oggetti che la fantasia vi suggerirà.
Come sempre spero di esservi stata di aiuto!
Fatemi sapere, e magari mandatemi le foto dei vostri bouquet
immortali!
A presto, la vostra wedding planner Francesca.