venerdì 23 novembre 2012

Partecipazioni ed inviti


Buona sera cari lettori e  care lettrici, questa settimana alcune di voi mi hanno scritto chiedendomi alcune informazioni sul modo più corretto, secondo il galateo, di formulare un invito a nozze.

E quindi, per loro e per voi, stasera vi parlerò di questo argomento!

Innanzitutto vi consiglio di porre particolare attenzione al vostro invito, perché rappresenta il biglietto da visita di tutto l’evento, e ad un occhio esperto e accorto, può fornire molte informazioni circa lo stile del matrimonio stesso. Alcuni esempi? Un invito su carta d’Amalfi, scritto a mano, possibilmente con inchiostro color seppia, indica un evento particolarmente elegante, raffinato, formale e sobrio, mentre un invito realizzato con materiali particolari, ricercati e magari anche riciclati, da l’idea di un ricevimento moderno, trendy e alla moda, per finire se la vostra scelta ricade su un packaging particolarmente colorato, magari con disegni spiritosi, origami o caricature, l’idea che darete sarà di una cerimonia giovane, allegra ed informale.

Passiamo ora ad aspetti più pratici. Forse non tutti sanno che invito e partecipazione sono due cose diverse, infatti, il vostro evento si divide in due momenti fondamentali:

·         il rito, civile o religioso,

·         il ricevimento.

Anche se secondo il galateo sarebbe opportuno evitare distinzioni tra gli invitati, alcuni sposi preferiscono non invitare al ricevimento tutti coloro che partecipano al rito nunziale. Generalmente quindi, a chi si vuole invitare solo alla cerimonia, si consegna la sola partecipazione, mentre l’invito è destinato ai partecipanti al banchetto.

Sulla partecipazione è contenuto l’annuncio di matrimonio, e ovviamente luogo e orario in cui si svolgerà la funzione. L’annuncio può essere fatto dai genitori, nel caso in cui questi ultimi non siano separati o vedovi, oppure, dagli stessi sposi, specialmente nel caso in cui essi stessi non vivano più con la famiglia.
 

 


L’invito invece contiene tutte le informazioni circa il ricevimento nunziale, compreso l’eventuale dress code (che io consiglio sempre di aggiungere!). E’ opportuno inoltre, inserire in calce la richiesta di adesione (di seguito vi propongo alcune possibili formule),  in questo modo gli invitati saranno  indotti a comunicare la loro presenza, o meno, e voi avrete il numero esatto da divulgare alla vostra wedding planner:

·         si prega dare cortese cenno di adesione,

·         è gradita gentile conferma,

·         R.S.V.P., (repondez s'il vous plait) cioè: rispondere per favore,

·         E' gradito cenno di adesione,

·         S.P.R. (si prega rispondere).

Nel caso in cui invece non abbiate fatto distinzioni tra i vostri invitati, allora potrete optare per un unico invito comprensivo di partecipazione.

In qualunque caso però, se possibile, è preferibile che sia invito che partecipazione vengano consegnati a mano, dagli sposi o dai genitori (se l’annuncio è stato effettuato da loro). Infine non dimenticate che le buste vanno compilate rigorosamente a mano, magari da un calligrafo, ed in particolare l'indirizzo, che va riportato in basso a destra su tre righe, deve comprendere nome e cognome senza titoli od onorificenze (tranne se l’invito non è rivolto a membri dell’Arma e del Clero) via e numero civico, il codice di avviamento postale, la città e la sigla della provincia tra parentesi.

Ultimo importante suggerimento: non dimenticate, dopo il matrimoni, di  inviare dei biglietti di ringraziamento ai parenti e agli amici che abbiano fatto un regalo agli sposi. Questa pratica, quanto mai cortese, è purtroppo, caduta in disuso. Il biglietto va scritto a mano e personalizzato. Mai frasi generiche del tipo: “Anna e Paolo ringraziano per il regalo”. Va assolutamente specificato il regalo che si è ricevuto e il gradimento, accompagnando il tutto con una frase carina creata ad hoc per l’invitato che la riceve. Se il regalo è in denaro, è consigliabile accennare all’utilizzo che se n’è fatto.

Spero di aver soddisfatto le vostre curiosità in merito, per eventuali altri chiarimenti non esitate a domandare.

Un saluto cortese.
D.V.
 
"Trovare un accordo fra cose di cattivo gusto; ecco il colmo dell'eleganza."
 
Jean Genet

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