1.
Quanto tempo prima devo spedire le mie
partecipazioni?
E’ preferibile spedire le partecipazioni almeno tre mesi
prima dell’evento, nel caso ricada in giorni particolari, come festività
natalizie, altrimenti 40 giorni prima ( ma non oltre!).Inoltre se avete deciso di svolgere il vostro matrimonio in un posto lontano da casa, magari in un'altra regione o all’estero, vi consiglio di adottare il “save to date”, si tratta di una specie di promemoria, è una sorta di pre-invito, molto informale, da inviare sei mesi prima dell’evento, magari anche per email, semplicemente per avvisare i vostri invitati in tempo utile perchè possano organizzare opportunamente il viaggio per il vostro matrimonio.
2.
Le partecipazioni sono a carico della sposa o
dello sposo?
Volendo attenersi al galateo, dovrebbero essere a carico
della sposa, ma al giorno d’oggi le spese di un matrimonio si dividono
equamente.
3.
Quali sono i colori più indicati per una
partecipazione?
In tutta onestà non credo esista una risposta univoca a
questa domanda, direi che molto dipende dai vostri gusti, dallo stile del
matrimonio e quindi dai colori che avete scelto per l’evento. Personalmente
prediligo i toni neutri, come ecrù, crema, avorio, con inchiostro color seppia,
o grigio scuro, ma apprezzo molto anche viola, blu intenso, infine eviterei l’inchiostro
nero. Per la grafia ovviamente consiglio lo stile corsivo inglese, mi sembra il
più adatto. Altro particolare molto raffinato è la stampa delle iniziali dei
due sposi, a secco o a rilievo.
4.
Che dimensione deve avere l’invito?
Generalmente più piccolo della partecipazione.
5.
Come invitare i fidanzati o le fidanzate di
sorelle, fratelli, cugine, cugini…?
Semplicemente inviando loro la partecipazione con
l'eventuale invito. Evitate la classica e tanto diffusa formula a voce “se vuoi
porta anche il tuo fidanzato”, che potrà
farvi risparmiare il francobollo, ma il galateo non sarà felice di questa
scelta.Un saluto cortese.
D.V.
"Come il signore si vede dal modo come tratta coi poveri, così l'elegante sa stare fa gli ineleganti, senza metterli in disagio."
Riccardo Bacchelli
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